D.LGS. 231/2001

Il D.Lgs. 231/2001 introduce e disciplina nel nostro ordinamento la responsabilità delle Società per gli illeciti penali commessi da amministratori, manager o dipendenti.
I destinatari di tale Decreto sono gli enti dotati di personalità giuridica quali, ad esempio, Spa, Srl, Sapa, Snc, Sas, associazioni, cooperative, fondazioni. La responsabilità della Società non si sostituisce ma si aggiunge alla responsabilità personale dell’individuo che ha commesso il reato. La Società può essere chiamata a rispondere in relazione a determinati reati (denominati “reati presupposto”) individuati dal Decreto, e nelle successive integrazioni.
I principali reati previsti da tale Decreto sono:

  • reati ambientali (smaltimento abusivo di rifiuti, toner, neon, oli esausti, ecc.)
  • reati societari (falso in bilancio, false comunicazioni sociali, aggiotaggio, ecc.)
  • reati di carattere informatico
  • reati contro la Pubblica Amministrazioni (truffa, concussione, corruzione, indebita percezione di erogazioni pubbliche, ecc.)
  • reati (ad es. omicidio colposo -art 589 c.p.- e lesioni personali colpose gravi o gravissime -art. 590 c.p.-) accaduti a causa di violazione delle norme antinfortunistiche e di tutela dell’igiene e della salute sul lavoro
  • delitti contro la persona
  • riciclaggio
  • abusi di mercato
  • reati transnazionali

La responsabilità della Società sussiste se non sono stati adottati o non sono stati rispettati standard doverosi di sana gestione e di controllo attinenti alla propria organizzazione ed allo svolgimento della propria attività, volti a prevenire condotte di reato eventualmente realizzate.
Il Decreto esclude la responsabilità della Società nel caso in cui, prima della commissione del reato, si sia dotata ed abbia efficacemente attuato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenire la commissione di reati della specie di quello che è stato realizzato.

Il Modello opera quale esimente in caso di commissione di reati presupposto

Un ruolo di rilievo per la definizione delle nuove disposizioni procedurali è svolto dal “Codice Etico”. In tale contesto, sarà poi necessario procedere altresì alla definizione della composizione, dei compiti e dei poteri spettanti all’”Organismo di Vigilanza” interno, al quale compete il dovere di vigilare ovvero verificare la corretta adozione delle procedure definite all’interno dell’Azienda.
L’apparato sanzionatorio per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato prevede:

  • sanzioni pecuniarie;
  • sanzioni interdittive (interdizione, temporanea o definitiva, dall'esercizio dell'attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi ed eventuale revoca di quelli già concessi; divieto, temporaneo o definitivo, di pubblicizzare beni o servizi);
  • confisca;
  • pubblicazione della sentenza di condanna.
I principali servizi gestiti in applicazione al D.Lgs. 231/2001:
  • Creazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo
  • Redazione del "Codice Etico"
  • Formazione aziendale in ambito D.Lgs. 231/2001
  • Assunzione incarico di membro dell’Organismo di Vigilanza esterna in ottemperanza al D.Lgs. 231/2001
  • Assistenza generale (normativa, tecnica, documentale)